Un discorso, quello del presidente Hassan Rouhani, che non è passato inosservato durante l’assemblea generale delle Nazioni Unite ma anche una dimostrazione di quanto sia acceso il sentimento anti-americano nel Medio Oriente.
Rouhani sostiene che la soluzione ai problemi globali dettati dalla pandemia sia “impossibile senza la partecipazione globale”, osservando come il suo Paese, penalizzato a causa della pandemia sia costretto a fare i conti con le conseguenze delle sanzioni ” introdotte in grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, accordi internazionali e risoluzioni 2231 del Consiglio di Sicurezza”, il tutto a scapito del partenariato e della cooperazione previsti in una situazione così difficile.
Il presidente iraniano ha assicurato che gli Stati Uniti non potranno imporre né negoziati né guerra al suo paese attraverso minacce e pressioni: «Per decenni, l’Iran ha pagato un prezzo alto per la libertà e la libertà dal dominio e dal dispotismo; e per quanto sia difficile vivere sotto le sanzioni, tuttavia, è più difficile vivere senza indipendenza».
Rouhani ha paragonato la situazione del suo paese a quella dell’afroamericano George Floyd con una frase che ha destato stupore nella sala: «Abbiamo subito e visto i piedi dell’arroganza -americana- sul collo degli stati indipendenti ma dopo le prossime elezioni, qualsiasi amministrazione statunitense non avrà altra scelta che cedere di fronte alla vitalità del popolo iraniano».
In una successiva riunione di gabinetto, Hassan Rouhani ha continuato il discorso, affermando come l’Iran sarebbe uscito vittorioso dalla guerra economica contro gli Stati Uniti “basata su illusioni e calcoli errati”.
Secondo Rouhani, gli U.S.A. non sono riusciti a raggiungere i propri obiettivi come l’ex leader dell’Iraq, che ha imposto una guerra di otto anni all’Iran ma non è riuscito a provocare il collasso dell’establishment iraniano, concludendo ha dichiarato «Come Saddam Hussein, gli americani erano fiduciosi che sarebbero entrati a Teheran pochi mesi dopo l’inizio della guerra, ha detto, aggiungendo che gli americani non hanno ancora raggiunto nessuno dei loro obiettivi.