Regna l’imbarazzo a Bruxelles dopo che il governo turco ha smentito le accuse di sessismo perpetrato nei confronti del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Ankara in un comunicato fa sapere:
«È stato seguito il protocollo standard. La presidente della Commissione europea non è stata trattata in modo diverso. Né la delegazione Ue ha chiesto una diversa disposizione. In questa situazione, ci saremmo aspettati che i due ospiti si fossero accordati tra loro».
Sulla questione si è soffermato anche il ministro degli Esteri turco, presente alla visita incriminata:
«Ci sono accuse ingiuste nei confronti della Turchia. Non è la prima volta che accogliamo un ospite straniero. Durante l’incontro è stato rispettato il protocollo. Le unità responsabili del protocollo di Turchia e Ue si sono incontrate prima della visita e le loro richieste sono state soddisfatte».
Dopo questa presa di posizione, la palla passa quindi a Bruxelles. E per la precisione fra i piedi di Michel, che dovrà rispondere alla smentita turca .
Il gruppo europeo di cui fa parte il politico belga, i socialisti e democratici, ha chiesto addirittura di sfiduciare il proprio iscritto per “inadeguatezza e supina accettazione dei dogmi turchi”.