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Egitto, provincia meridionale di Luxor: gli scavi degli ultimi giorni hanno portato alla luce la città di Aten, risalente a 3000 anni fa, più precisamente al periodo del faraone Amenhotep III della XVIII dinastia.

La scoperta eccezionale è stata annunciata dal noto archeologo egiziano, nonché ex ministro egiziano delle Antichità, Zahi Hawass, ed è stata definita dall’egittologa statunitense Betsy Bryan come «la seconda scoperta archeologica più importante di sempre dal ritrovamento della tomba di Tutankhamon».

«Abbiamo portato alla luce un sito di una grande città in buone condizioni di conservazione – ha dichiarato l’archeologo Hawass -, con mura quasi complete e con stanze piene di oggetti della vita quotidiana».

Nell’antichità la città era il più grande insediamento industriale – e amministrativo – dell’impero egiziano sulla parte occidentale di Luxor, infatti il sito comprende case in mattoni di fango ancora ben conservate recanti i sigilli del re Amenhotep III oltre a numerosi vasi, anelli, ceramiche colorate e utensili utilizzati nella quotidianità.