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Sarebbero dei mercenari i responsabili dell’assassinio del presidente di Haiti Jovenel Moise. A spiegarlo è il capo della polizia, Leon Charles, a seguito delle operazioni che hanno portato alla cattura di due dei componenti del commando che ieri ha ucciso il capo di stato haitiano nella sua abitazione di Porte au Prince. Altri quattro sospettati di essere parte del gruppo di killer sono stati invece freddati durante uno scontro a fuoco con la polizia.

L’omicidio di Moise ha gettato nel caos il paese caraibico, già in ginocchio a causa della pandemia da Covid 19: dichiarato lo stato d’assedio, ad assumere la guida di Haiti è stato il primo ministro uscente, Claude Joseph, che ha subito parlato di «elementi stranieri» riferendosi ai killer, che secondo quanto si apprende parlavano spagnolo. L’aeroporto dell’isola è stato chiuso, ed il premier ad interim ha invitato la popolazione a mantenere la calma, parlando di «situazione sotto il controllo della polizia nazionale e delle forze armate haitiane».

È stata invece trasferita a Miami, in Florida, la first lady Martine Moise, ferita nell’agguato. In un primo momento i media locali avevano riportato la sua morte, smentita successivamente dalle autorità. La donna si trova ora ricoverata al Jackson Memorial Hospital, in condizioni critiche, ma stabili.

La notizia dell’assassinio del presidente in carica fa comunque tremare Haiti, non nuova a colpi di stato e dittature. A ciò si aggiungono le condizioni economiche e sociali drammatiche per i suoi abitanti, aggravate nell’ultimo anno anche dallo scoppiare del Coronavirus. Finora infatti il paese più povero delle Americhe non ha ancora ricevuto neanche una dose di vaccino contro il Covid, mentre gli ospedali sono saturi ed alle prese con la carenza di ossigeno per trattare i pazienti. Dal 29 giugno, i casi registrati sono più di 18.500, con 425 morti ed un tasso di letalità che raggiunge il 2,34%. Sono stati riportati inoltre casi di decessi legati al Coronavirus per l’impossibilità da parte delle ambulanze di raggiungere i pazienti a causa della presenza di gang armate lungo la strada.