Si è tenuto ieri l’incontro a Mosca tra i presidenti della Federazione Russa, Vladimir Putin, e della Repubblica Araba di Siria Bashar al-Assad.
All’incontro hanno partecipato anche il ministro degli Esteri siriano Faisal Mikdad e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.
Durante i colloqui, i due capi di stato hanno discusso le prospettive di sviluppo della cooperazione tra i due Paesi in vari campi, nonché l’attuale situazione in Siria e le possibili modalità per risolvere definitivamente la crisi nella Repubblica araba.
Putin ha elogiato le azioni congiunte degli eserciti russo e siriano, a seguito delle quali i militanti dello Stato islamico hanno subito numerose sconfitte permettendo anche il ritorno di molti siriani alle proprie case.
Secondo il presidente russo «Assad sta compiendo sforzi per stabilire un dialogo con l’opposizione politica. Spero che questo processo continui e contribuisca alla riunificazione del Paese».
A sua volta, Assad ha ricordato che le conferenze organizzate con la partecipazione diretta della Russia a Nur-Sultan, Sochi e Ginevra hanno aiutato ad avviare negoziati tra le parti belligeranti e hanno contribuito alla normalizzazione della situazione in Siria.
Tuttavia, secondo Assad, al momento il processo avrebbe subito rallentamenti a causa di “singoli paesi” con l’interesse ad impedire i negoziati.
I presidenti hanno poi anche discusso di cooperazione economica e tecnico-militare.
Putin ha affermato che la Federazione Russa continuerà a sostenere la Siria sia con forniture umanitarie, sia con medicinali e attrezzature militari.
Separatamente, infine, è stata affrontata anche la questione della lotta al coronavirus.
Anche in questo caso Putin ha ricordato la donazione effettuata da parte della Russia di vaccini Sputnik V e Sputnik Light alla Siria ed ha espresso la sua disponibilità a continuare a sostenere la Repubblica araba nella lotta contro la pandemia.