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Parlamento occupato in Guatemala, dove un centinaio di ex militari e veterani della guerra civile rivendica un aumento dell’indennizzo economico per quanto fatto durante la guerra civile (1960-1996).

Riuniti sin dalle prime ore di martedì di fronte al palazzo del Congresso, inizialmente in maniera pacifica, i manifestanti hanno fatto irruzione con la forza, vincendo i blocchi della polizia nei punti di accesso al perimetro.

Come raccontato dai video che vi mostriamo sotto, gli ex militari hanno buttato giù il portone d’ingresso con la forza, devastato gli uffici del Parlamento ed appiccato incendi nel parcheggio.

Alcune ore dopo, rappresentanti del governo guatemalteco hanno fatto sapere di aver notificato gli arresti di alcune persone, individuate come responsabili degli scontri.

Le autorità hanno anche annunciato l’imminente scioglimento di almeno dieci associazioni di veterani, responsabili di aver agito con “fini diversi” da quelli per cui viene loro garantito il riconoscimento istituzionale.

La polizia avrebbe recuperato il controllo del Parlamento anche utilizzando gas lacrimogeni, permettendo ai vigili del fuoco di spegnere i diversi focolai accesi dentro e fuori l’edificio.

Cinque agenti sarebbero rimasti feriti e almeno due persone sono state ricoverate in ospedale.

Non si tratta della prima manifestazione organizzata dagli ex combattenti guatemaltechi: nelle scorse settimane erano andati in scena diversi blocchi stradali per costringere le autorità a soddisfare la loro richiesta.

I manifestanti chiedono al governo il pagamento di 120mila quetzales (circa 12mila euro) per ciascuno dei militari, da risolvere in quattro rate annuali.

Una richiesta non campata di certo per aria: a promettere l’elargizione dell’indennizzo era stato, in campagna elettorale, il presidente Alejandro Giammattei, vincitore delle presidenziali nel 2019.

Dopo il danneggiamento del Parlamento i gruppi di ex militari della guerra civile guatemalteca hanno annunciato nuove proteste, precisando che nel caso dell’occupazione del Congresso si è trattato solamente di un’azione dimostrativa per manifestare la capacità dei veterani di «sopraffare la polizia».