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Scontri in Iraq tra combattenti delle Armate per la Resistenza dello Sinjar (YBŞ), vicini al Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), e le forze armate irachene.

Alcune schermaglie, andate in scena nel nord del paese, non lontano da Sinjar, sarebbero iniziate dopo una manifestazione organizzata dai curdi durante la quale una molotov ha colpito un blindato delle forze di sicurezza irachene.

Nell’esplosione, un soldato avrebbe perso la vita e un altro è rimasto ferito.

All’origine della protesta curda i recenti attacchi da parte della Turchia nell’area adiacente al confine con la Siria, colpita due volte negli ultimi sette giorni.

Il 7 dicembre infatti il leader della minoranza yazida Marwan Badal, tra i vertici dell’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est (Rojava), sarebbe stato ucciso dall’attacco di un drone turco mentre si trovava a bordo della sua auto nei pressi di Khana Sor, sul confine siriano.

SDF - Syrian Democratic Forces Commander-in-Chief, Mazloum Abdi con Marwan Badal

SDF – Syrian Democratic Forces Commander-in-Chief, Mazloum Abdi con Marwan Badal

Nel secondo attacco, ieri, droni turchi avrebbero bombardato la sede dell’Assemblea Popolare curda a Khana Sor. L’edificio sarebbe stato distrutto ma fortunatamente non ci sono state vittime.

La Turchia ha per ora giustificato gli attacchi dicendo di voler colpire «elementi vicini al PKK», considerata organizzazione terroristica da Istanbul ma anche da Stati Uniti ed Unione Europea.

«Di fatto la Turchia sta continuando ciò che l’Isis ha iniziato» è stata la reazione di condanna da parte degli yazidi di Sinjar.