A Mariupol i reparti d’élite della Repubblica di Donetsk hanno iniziato a penetrare dentro l’acciaieria AzovStal. Da sempre una della più grandi acciaierie d’Europa, l’ Azovstal Iron & Steel Works è diventata non solo un simbolo ma anche un enorme fortino.
La fabbrica, che si estende con un’area di oltre 11mila metri quadrati, tra capannoni, fornaci e stabilimenti, è ben presto diventata un luogo cruciale di raggruppamento per i battaglioni ucraini tra sotterranei, tunnel, cunicoli e una fitta rete di binari.
Al momento si tratta ancora di sortite per sondare le difese ucraine, ma dopo anni di contrapposizione sul fronte del Donbass, la resa dei conti con il battaglione Azov si avvicina.
«In questo caso, dobbiamo pensarci – ha detto Putin riferendosi al possibile assalto all’acciaieria -. Voglio dire, dobbiamo sempre pensarci, ma soprattutto in questo caso, dobbiamo pensare a preservare la vita e salute dei nostri soldati e ufficiali.
Non c’è bisogno di addentrarci in quelle catacombe e strisciare sottoterra, sotto quelle strutture industriali», ha sottolineato il capo dello Stato durate il suo colloquio con il ministro della Difesa, Sergej Shoigu.
«Blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire», ha aggiunto Putin, sempre rivolgendosi a Shoigu.