Giovani soldati di leva o volontari, senza esperienze di combattimento, ora accusati di diserzione. Quella del 6° battaglione fucilieri delle Forze di difesa territoriale è una storia controversa che sta generando dibattito sui canali social ucraini.
Sebbene infatti gli episodi di proteste da parte delle truppe, se non di vere e proprie diserzioni, siano sempre stati comuni in tutte le guerre, il web e la possibilità di rivolgersi direttamente al comandante in capo attraverso un video virale, hanno dato ad episodi come questi una nuova presa sull’opinione pubblica.
La storia è semplice quanto tragica, e viene così raccontata dai soldati in un video rivolto al presidente Zelensky in persona:
“Buonasera, caro signor Presidente Volodymyr Zelensky!
La stanno contattando ex militari del 6° battaglione fucilieri al comando del colonnello Khobot.
Abbiamo svolto missioni di combattimento vicino all’insediamento di Avdiivka.
Noi, seppur combattenti della difesa territoriale, siamo stati mandati illegalmente in posizioni di prima linea, anche prima che fosse introdotto il decreto che permetteva l’utilizzo della difesa territoriale in prima linea.
Durante il tempo in cui siamo stati lì, abbiamo perso il 70 percento del personale.Abbiamo espresso la nostra sfiducia al comando di battaglione per il fatto che vi fosse un ordine orale di occupare e mantenere posizioni non attrezzate, senza equipaggiamento pesante e artiglieria, solo con mitragliatrici da 4 caricatori ciascuna. Il percorso verso le postazioni e le postazioni stesse erano inoltre in un terreno minato dai soldati della Federazione Russa.
Niente logistica, comunicazione, coordinamento tra i reparti. Si spediscono i soldati in prima linea senza fare riferimento al terreno. Non vengono forniti i mezzi di comunicazione di base. Non vi erano ufficiali, comandanti, medici con noi nelle postazioni. Non vi era una corretta evacuazione dei feriti, che hanno aspettato aiuto per 12 ore o più.
Nessuno ha recuperato i morti per giorni. Nessuno ha cercato i dispersi, come se non vi fosse interesse a farlo.
Nessun rifornimento di cibo o acqua.Abbiamo ripetutamente fatto appello al comando di battaglione per fornirci le armi necessarie per respingere gli attacchi nemici, ma siamo stati ignorati. Il 25 maggio 2022, in prima linea, o meglio nel villaggio di Umanskoye, ci sono stati sottratti elmetti, giubbotti antiproiettile, armi e munizioni, siamo rimasti lì senza protezione fino al 30 maggio”.
Ora i soldati “in protesta” sarebbero stati trasferiti in un’altra unità lontana dal fronte, in attesa della decisione da parte della autorità militari se procedere nei loro confronti per diserzione.
“Il nostro comando vuole trasformaci in disertori – concludono i soldati nel video – , senza prestare attenzione al fatto che vogliamo entrare in battaglia per difendere il nostro Paese con te. Il colonnello Khobot sta trasformando i difensori dell’Ucraina in disertori ed il Comando, invece di arrestarlo, nasconde questo crimine. Chiediamo a tutti coloro che non sono indifferenti di aiutarci a superare questa situazione e ad alzarsi ancora una volta per difendere lo Stato e il popolo ucraino”.