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L’intelligence Usa ritiene che dietro l’omicidio di Darya Dugina, figlia del filosofo russo Alexander Dugin, uccisa ad agosto in un attentato, ci sia il governo di Kiev.

Lo rivelano fonti informate al New York Times, precisando che gli Usa “non hanno preso parte all’attacco, né fornendo informazioni né altre forme di assistenza”.

I funzionari riferiscono anche che i servizi Usa non erano a conoscenza dell’operazione e si sarebbero opposti se fossero stati consultati.

Una notizia, che in un momento così delicato della guerra ucraina, appare difficile possa essere giunta ai giornalisti senza una precisa intenzione della dirigenza americana, e che agli occhi di diversi osservatori appare come un punto di svolta nelle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, il primo dall’inizio del conflitto.