Una missione “civile” dell’Unione europea vigilerà lungo il confine fra Armenia e Azerbaigian.
La notizia è arrivata ieri in mattinata dal Consiglio europeo, secondo cui l’intesa è stata raggiunta in seguito all’incontro avvenuto ieri a Praga, a margine del vertice della Comunità politica europea, fra il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan, grazie alla mediazione del presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
“Armenia e Azerbaigian hanno confermato il loro impegno nei confronti della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione di Almaty del 1991 attraverso le quali entrambi riconoscono l’integrità territoriale e la sovranità dell’altro” ha riferito il Consiglio europeo in una nota.
La missione civile dell’Unione europea partirà ad ottobre e durerà un massimo di due mesi. “Lo scopo di questa missione è creare fiducia e, attraverso i suoi rapporti, contribuire alle attività delle commissioni di frontiera”, ha riferito il Consiglio.
L’annuncio della missione civile è uno sviluppo importante nei rapporti fra i due Paesi, in particolare dopo le nuove recrudescenze avvenute ai confini e i tentativi, in corso da tempo, di avviare la delimitazione e demarcazione ufficiale delle frontiere.
Soddisfazione è arrivata da parte dal presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, che ha dichiarato come l’incontro abbia dato “un impulso positivo” al processo di pace tra Baku e Yerevan. “Durante questo incontro sono state discusse questioni importanti e penso che questo incontro sarà importante anche per raggiungere un accordo di pace”.
I nodi restano ancora molti, ma il meeting è stato un successo per il presidente francese Macron, che al termine dell’incontro della Comunità politica europea ha commentato circa i risultati raggiunti: “Riunire i leader di 44 paesi significa che l’intero continente europeo è in grado di discutere anche al di fuori dell’Unione europea” ha detto Macron.