Oggi si vota in tutto il Paraguay per eleggere il nuovo presidente ma anche per rinnovare deputati e senatori delle due camere del parlamento e per scegliere i diciassette governatori dei dipartimenti in cui è suddiviso il paese dal punto di vista amministrativo.
I CANDIDATI A PRESIDENTE
I due principali candidati alla presidenza sono Santiago Peña, ex ministro delle Finanze, del Partito Colorado, e Efraín Alegre, leader del Partito Radicale Liberale Autentico (PRLA) e a capo di un’alleanza di partiti di centro e centrosinistra chiamata Concertazione Nazionale. Peña, all’interno del suo stesso partito, rappresenta l’opposizione all’attuale presidente e ha basato la sua campagna sui temi della sicurezza, della difesa dei valori tradizionali della famiglia e sulla necessità di cambiare le cose rispetto al passato del suo partito. Alegre, che si definisce «padre, sposo e cattolico», ha invece sottolineato la necessità di difendere l’integrità e ha puntato sulla necessità di un cambiamento.
L’APPOGGIO A TAIWAN COME SPARTIACQUE
Il Partito Colorado ha governato il Paese per decenni, tuttavia, questa volta le elezioni sono incerte: il nuovo candidato scelto dal Partito divide il partito stesso e le sue posizioni sul mantenimento di relazioni diplomatiche con Taiwan e non con la Cina non sono più popolari come un tempo.
Entrambi i candidati devono affrontare una situazione politica difficile, con una forte insicurezza, corruzione, alti tassi di disoccupazione e povertà. La campagna elettorale, tuttavia, non si è concentrata su proposte forti per affrontare questi problemi ed è stata definita da alcuni osservatori «fredda e smorta», rivolta soprattutto agli elettori indecisi.