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Sono 73 gli studenti di una scuola secondaria rapiti nel nord della Nigeria.

A confermarlo è la polizia dello Stato di Zamfara, che riporta come il rapimento sarebbe stato portato a termine da alcuni aggressori armati.

Le ricerche degli studenti sarebbero tuttora in corso. Tra le vittime del rapimento anche il vicepreside della scuola, Zayyanu Tsaba.

L’amministrazione locale ha disposto la chiusura di tutte le scuole e ha imposto un coprifuoco dalle 18:00 alle 6:00 in 13 aree del territorio e dalle 20:00 alle 6:00 a Gusau, la capitale dello Stato di Zamfara.

Il commissario di polizia statale, Ayuba Elkana, ha anche annunciato l’istituzione di una squadra di ricerca e soccorso da affiancare ai militari per ritrovare gli studenti rapiti.

Si pensa che il rapimento possa essere una risposta alle nuove politiche rigorose adottate per contrastare l’attività dei banditi che operano nelle foreste della zona.

In particolare, la settimana scorsa le autorità locali hanno vietato alcune attività economiche nel tentativo di contrastare bande criminali armate che compiono omicidi, rapimenti a scopo di riscatto e furti di bestiame.

In particolare sono stati chiusi tutti i mercati settimanali ed è stato limitato l’uso delle moto dal tramonto all’alba, oltre a vietare il trasporto di bestiame al di fuori dello Stato.

Le autorità hanno anche imposto alle stazioni di servizio un limite alle quantità di carburante vendibile per singolo conducente.

Alla base di queste decisioni c’è la convinzione che le bande armate approfittino di queste attività economiche per facilitare i loro attacchi violenti alle comunità, intensificati nell’ultimo periodo.

Si tratta evidentemente di misure disperate per cercare di contrastare una criminalità sempre più dilagante in Nigeria.