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C’è la questione Taiwan al centro del dialogo tra Cina e Stati Uniti.

A rivelarlo è stato direttamente Qin Gang, il nuovo ambasciatore cinese a Washington, protagonista nei giorni scorsi di un colloquio con la vice segretaria di Stato statunitense, Wendy Sherman.

La questione di Taiwan, ha detto il rappresentante di Pechino, è la «più importante e delicata nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti».

«Le relazioni bilaterali sino-americane sono molto importanti – ha precisato Qin – ed è necessario risolvere i problemi attraverso il dialogo e la comunicazione, gestire le differenze e le contraddizioni e migliorare le relazioni bilaterali».

Formalmente, non esistono relazioni diplomatiche ufficiali tra gli Stati Uniti e l’isola autogovernata di Taiwan, che la Cina considera parte del suo territorio.

Nell’ultimo periodo però le relazioni tra Washington e l’isola del Pacifico si sono intensificate, soprattutto nel campo della vendita di armi e con le donazioni di vaccini anti-Covid a Taipei.

Un comportamento visto negativamente dalla Cina, che ritiene che gli Stati Uniti stiano «inviando messaggi di indipendenza errati» a Taiwan.

La scorsa settimana l’ambasciatrice statunitense “de facto” a Taipei, Sandra Oudkirk, ha incontrato il vicepresidente di Taiwan William Lai.

Lai ha ringraziato Washington per il sostegno e ha sottolineato «l’importanza della stabilità nello stretto di Taiwan di fronte a minacce dalla Cina».