Attentato ad Haiti ai danni del premier Ariel Henry mentre presenziava al ‘Te Deum’ nella cattedrale di les Gonaives, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario dell’indipendenza haitiana.
Grazie all’intervento tempestivo degli uomini della sicurezza, Henry e i ministri del suo Governo sono riusciti a lasciare la zona illesi, nonostante gli spari si siano intensificati una volta usciti dall’edificio.
Il bilancio dell’attentato è comunque drammatico, con un morto e diversi feriti.

Haiti è dominata da povertà e tensioni sociali
L’attentato, orchestrato da una delle numerose bande criminali che controllano la zona, era stato annunciato da una di esse attraverso una lettera di minaccia indirizzata al premier.
Nel messaggio, la banda aveva promesso che se Henry si fosse presentato alla cerimonia religiosa avrebbe corso un grave rischio per la propria incolumità.
L’agenzia di stampa AlterPresse riferisce che il premier aveva chiesto l’installazione di un palco con l’intenzione di pronunciare alcune parole per celebrare l’anniversario dell’indipendenza del paese.
Inutile dire che l’attentato ha impedito la realizzazione del discorso, da ormai 4 anni assente a causa della scarsa partecipazione di autorità di alto profilo governativo alla celebrazione.
La zona di les Gonaives, di fondamentale rilevanza storica per quanto riguarda l’indipendenza haitiana, è ad oggi controllata da bande criminali che la rendono estremamente pericolosa.