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Le sanzioni europee alla Russia, e le conseguenti speculazioni con rincari delle bollette, aumentano le necessità di approvvigionamento energetico da paesi diversi rispetto alla Russia.
Una scelta “obbligata” per l’Italia secondo il governo, che non è piaciuta però a Laura Boldrini, presidente del Comitato sui diritti umani nel mondo della Camera.
“Smettere di finanziare il regime di Putin pagando gas e petrolio russi non può voler dire aumentare i finanziamenti ad un altro regime, quello di Al Sisi in Egitto – ha dichiarato la deputata Pd – .
Trovare altre forme di approvvigionamento energetico è fondamentale per riuscire a raggiungere la pace in Ucraina, ma le scelte del nostro Governo e delle nostre imprese siano sempre coerenti con la linea del non fare affari con i dittatori“.