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L’esercito serbo ha abbattuto nella giornata di ieri un drone che si stava spostando verso la “zona di sicurezza terrestre” al valico amministrativo con il Kosovo, sopra delle strutture militari.

A riferirlo in una nota è lo stesso ministero della Difesa serbo, specificando come l’esercito di Belgrado abbia “protetto il cielo sopra la Serbia” con un’azione “precisa e determinata”.

«Il cielo sopra di noi è sicuro – ha dichiarato il ministro della Difesa, Milos Vucevic, precisando che le forze militari hanno neutralizzato il drone usando – dispositivi elettronici. Con questo, abbiamo dimostrato che non stiamo scherzando e che non stiamo minacciando nessuno ma siamo molto determinati a proteggere il nostro Paese e la sua indipendenza e libertà» ha concluso Vucevic.

Da alcuni giorni il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, aveva dato l’ordine di aumentare la prontezza al combattimento dell’esercito subito dopo l’avvistamento di altri apparecchi volanti che entravano nel territorio della Serbia centrale provenienti dal Kosovo.

Parallelamente, però, nella giornata di oggi i capi di governo di Serbia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Albania e Bosnia Erzegovina hanno firmato durante il “Summit per il processo di Berlino per i Balcani occidentali” tre accordi il cui obiettivo è l’integrazione regionale e la libera circolazione dei cittadini nella regione, nonché una maggiore mobilità per professionisti, studenti, ricercatori e docenti.

Un passo verso la distensione che stride con le tensioni degli ultimi mesi, ma fortemente voluto dalla Germania, che sui Balcani continua ad esercitare un ruolo di leadership importante nei confronti di quegli stati che guardano all’Unione Europea.

Occorre accelerare il processo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo ha detto il cancelliere tedesco Scholz ai partecipanti al vertice, dal momento che “la brutale aggressione della Russia contro l’Ucraina ci costringe a unirci per preservare la libertà e la sicurezza in Europa. È tempo di superare i conflitti regionali che vi dividono”.